Nascita dell'insediamento

Il territorio in questa fase è caratterizzato dalla presenza di vari abitati di piccole dimensioni, posti in luoghi stategici e ben difesi naturalmente. Uno di questi si trova in corrispondenza dell'attuale località di Pianaglioni, come testimoniano una necropoli con tombe a pozzetto e un argine in blocchi di lava, mentre un altro era situato in località Selvotta.

Contemporaneamente si sviluppa anche l'insediamento di Corchiano, probabilmente nell'area dell'attuale centro storico , ben difesa su tre lati dalle scoscese rupi scavate dal Rio Fratta ed, in misura minore, dal Fosso Ritello. Le sepolture in questa fase , dal numero dei reperti ritrovati, avvennero in tombe a pozzetto, costruite , nel caso più semplice , da una buca di forma più o meno cilindrica.

Le ceneri del defunto possono essere disposte direttamente sul fondo della buca stessa oppure all'interno di un cinerario, solitamente un'olla: Quest'ultima può avere una copertura, costituita da una ciotola, cui in genere si accompagna un elemento caratterizzante il sesso del defunto : come un coltello o il rasoio. L'elevato rango di una sepoltura può essere indicato per mezzo di un cinerario con ciotola di copertura in metallo, nonchè, dalla presenza di custodia di tufo, dentro la quale viene deposto il cinerario stesso. Il corredo del defunto è costituito da oggetti di ornamento ed uso personale quali catenelle, spiraline, fibule con arco rivestito da dischi di ambra, pendagli...

A questi di aggiunge il corredo vascolare, che nelle tombe di Corchiano e tuttavia pittosto scarso , contrariamente al tomba 26 del secondo sepolcreto del Vallone, con una interessante serie di anforette che per la forma rimandano ad ambiente Veiente, una in particolare mostra i resti della tipica decorazione a lamelle.