L’età orientalizzante

Nel corso dell' orientalizzazione l'abitato di Corchiano rivela un notevole incremento demografico...

Nel corso dell’orientalizzazione l’abitato di Corchiano rivela un notevole incremento demografico, testimoniato dal numero delle sepolture, mentre altri insediamenti del territorio ( Pianaglioni-Selvotta) scompaiono e sopravvivono in forma ridotta.

Nella comunità và formandosi una classe sociale relativamente agiata che, nelle sepolture , fà sfoggio delle sue capacità economiche, attraverso oggetti anche notevoli, ma pur sempre legati al patrimonio della cultura materiale falisca. Mancano quasi del tutto importazioni di un certo pregio e questo fa pensare ad una esclusione almeno parziale del centro dei grandi traffici dell’Agro Falisco, imperniati sui poli di Falerii e Narce. Tra i materiali rinvenuti vi è molta ceramica di impasto. Le forme e gli schemi decorativi, tipici dell’area falisca presentano in alcuni casi particolarità stravaganti , difficilmente inquadrabili tipologicamente. Oltre alle olle , ai grandi holmoi , ai Kantharoi, sono da segnalare i biconici biansati con corpo globulare ad alto collo.

Tra i più tipici prodotti locali si presume la presenza di una bottega specializzata nella decorazione di vasi a pittura rossa su ingubbiatura bianca e viceversa. L’analisi dei corredi evidenzia l’esistenza di contatti con Narce, Veio, Vulci e soprattutto con la vicina Falerii, già da questa fase costante punto di riferimento politico ed economico per la comunità di Corchiano.

Pagina aggiornata il 07/05/2024

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